Dopo un ottimo E3 2015 e la pianificazione per l'imminente Gamescom 2015, un incetta di nomination e premi per la super line-up di quest'anno di Xbox One, ecco arrivare puntuale il fulmine a ciel sereno: nella serata di ieri, quando nessuno se lo aspettava, arriva il comunicato ufficiale di Square Enix che fa chiarezza una volta per tutte circa l'esclusiva Rise of the Tomb Raider.
In poche battute il colosso nipponico rivela le finestre di lancio del gioco, che vedrà la luce prima su Xbox One quest'autunno salvo poi arrivare nei primi mesi su PC e Xbox 360 e, cosa inaspettata, anche su PS4 a Natale del 2016.
Xbox One ha un vantaggio di 12 mesi sull'esclusiva temporanea dell'attesissimo Rise of the Tomb Raider, notizia che messa così, fa storcere il naso ai più, soprattutto per come è stata gestita l'intera vicenda e per gli sforzi profusi di Microsoft nel supportare comunque, anche finanziariamente un progetto multiformato.
Un accordo che, se prima poteva apparire valido, adesso va visto con un'ottica completamente diversa. Rise of the Tomb Raider venne annunciato per la prima volta alla Gamescom 2014, durante lo show di Microsoft che baldazzosamente ne annunciava l'esclusiva su Xbox. Dopo pochi giorni e un marasma mediatico allucinante, Microsoft è costretta a fare già un passo indietro indicando come Rise of the Tomb Raider era sì una esclusiva, ma di non meglio definita identità; ricorderete le parole di Phil Harrison a riguardo.
Tutti a porsi domande, tutti a chiedersi come avesse Microsoft ad aggiudicarsi una IP così importante, vista dal team Xbox come l'antagonista perfetta di Uncharted di Sony, la bella Lara che salterà e scorazzerà unicamente su Xbox. Fu un annuncio ad effetto, che sorprese i più. Ma più passavano i giorni da quel fatidico annuncio e più una coltre di nebbia sembrava affiorire in quel di Microsoft, con annunci e messaggi piuttosto contraddittori.
Devo ammettere che anche io stesso ho visto Rise of the Tomb Raider come esclusiva Microsoft, possibile in arrivo anche su PC ma mai e poi mai avrei pensato all'arrivo del gioco sulle console di Sony. Il motivo? Ne ho due, validi, ma evidentemente sono stati infondati: il primo è quello più diretto, ossia come Microsoft ha supportato dall'inizio il gioco, facendo capire che senza il loro intervento difficilmente Square Enix avrebbe gettat le basi per un nuovo Tomb Raider, in secundis alcuni contatti presso un'azienda esterna che si occupa del doppiaggio e della traduzione di Rise of the Tomb Raider mi avevano assicurato che ogni cosa, ogni intervento, ogni singola richiesta passava direttamente per i Microsoft Studios e non per Square Enix, tantomeno per Crystal Dynamics.
Tutto ciò venne confermato anche da alcuni documenti che mi furono inviati e che testimoniavano come fosse del tutto assente un riferimento a PlayStation o Sony. Insomma, la cosa è stata gestita molto bene da Microsoft che ha voluto evitare fino al giorno dell'annuncio ufficiale leak e rumor. Da qui la mia convinzione che Rise of the Tomb Raider fosse esclusiva Microsoft.
A questo, come detto poc'anzi, tutta una serie di "movimenti" di Microsoft trra interviste e proclami. Aaron Greenberg ad esempio, via Twitter, confermò ai fan che effettivamente Rise of the Tomb Raider era un progetto finanziato da Microsoft, tanto che il gioco sarebbe stato pubblicato da Microsoft stessa e non da Square Enix, detentrice comunque dell'intera IP:
Insomma, con questo messaggio ci si aspettava quindi un trattamento del gioco al pari di quelli avuti con Dead Rising 3, Ryse: Son of Rome, Sunset Overdrive e, in parte, Titanfall, con i primi tre titoli pubblicati proprio con l'etichetta Microsoft Studios, ossia la certezza di vederli come esclusive Xbox e, al massimo, PC come poi effettivamente fu. Infatti sia Dead Rising 3 che Ryse: Son of Rome sono sbarcati dopo più di un anno anche sui PC Windows ma mai sulle console PlayStation 3 e 4. Si parla ultimamente anche di Sunset Overdrive, dato che l'IP la detiene proprio Insomniac Games che, di comune accordo con il colosso di Redmond, potrebbe far arrivare il gioco anche su PC, con l'annuncio ufficiale durante la Gamescom 2015 di Colonia; ma per questo staremo a vedere anche se sono alte le possibilità che il rumor possa concretizzarsi (e di conseguenza l'ennesima IP esclusiva persa su Xbox One) e anche di Halo: Master Chief Collection, avvistata sempre per PC.
Phil Spencer intervenne più volte sulla vicenda Tomb Raider, tranquillizzando i fan con messaggi chiari ma al tempo stesso troppo generali:
"Sì, abbiamo un accordo con Square Enix, abbiamo parlato delle'sclusività su Xbox One del gioco, ma questo avrà una durata". Spencer poi prosegue: "Difficilmente potrei investire in titoli che possano arrivare sulla concorrenza, e l'accordo che abbiamo siglato non è diverso da quello che siglammo con Capcom per Dead Rising 3 o con Crytek per Ryse: Son of Rome". "Abbiamo investito tempo e risorse su Rise of the Tomb Raider". "Tuttavia io non posseggo nè l'IP nè lo studio, è un accordo tra le parti, come quelli che abbiamo avuto con Capcom e Crytek":
Dopo l'intervista a Eurogamer il buon Phil Spencer rilasciò altre dichiarazioni a Kotaku, facendo pensare che l'esclusiva di Rise of the Tomb Raider fosse sì temporale, quindi in arrivo anche su PC, ma anche finanziata e supportata da Microsoft stessa:
Leggendo quindi i tweet di Greenberg e le interviste di Phil Spencer appariva chiara una cosa: questo capitolo di Tomb Raider, finanziato e prodotto da Microsoft, arriverà su Xbox, forse su PC, un po' come accaduto con altri importanti brand non posseduti però da MIcrosoft Studios.
Fino a ieri evidentemente con tutto uno stravolgimento in termini e dettagli. Quello che subito balza in mente è perché Microsoft abbia investito tante risorse e soldi (qualche milionata?) per un titolo che verrà goduto appieno anche su altri lidi più avanti, e perchè questo gioco, nonostante le dichiarazioni, non abbia avuto un "deal" come i pluricitati Ryse e Dead Rising. Un passo indietro per Microsoft, un passo falso verso i fan, con ancora una vittoria, sotto coperta, di Sony, che può vantarsi invece di avere una "vera" esclusiva di terze parti: Street Fighter 5.
Ancora una volta, per l'ennesima volta, abbiamo assistito da parte del team Xbox a tanti bei proclami, tante buone speranze e una pugnalata al cuore. Con l'esclusiva a tempo di Rise of the Tomb Raider, Microsoft rientrerà dell'investimento fatto? Può un titolo di questo genere spostare i fan su Xbox One e farli desistere nel prendere una PS4, e mi rivolgo ancora ai tanti indecisi?
Non si poteva strutturare diversamente la cosa e aspettare a comunicare l'arrivo di Tomb Raider anche su altri formati dopo l'avvenuto lancio del gioco su Xbox? Così è darsi una zappa sui piedi, distruggere tutto quello che di buono si stava facendo in questi mesi e, se da uan parte assistiamo ad una emorragia di esclusive Xbox in arrivo anche su PC, basti vedere Killer Instinct, D4, Sea of Thieves e Gears of War: Ultimate Edition negli casi più recenti, ma con la promessa del cross-play, cross-buy e tante buone cose sulla convergenza di formati "marchiati" Windows 10, è alquanto vero che in comunicazione la casa di Redmond lascia alquanto a desiderare, dicendo una cosa e facendo poi l'esatto contrario.
Perchè i fan si sentono presi in giro, si sentono umiliati con questo modo di trattare un brand forte ma martoriato come Xbox, manca la chiarezza, mancano i piani per il futuro, le persone che hanno acquistato One hanno tutto il sacrosanto diritto di sapere dove sta andando la loro console: basta mettere nero su bianco, dire le cose come stanno, senza giri di parole.
Xbox One e Windows 10 integrati? Annullamento di esclusive che però potremo giocare nell'intero ambiente Windows 10? Xbox One che si trasforma in un PC da salotto? Una sorta di Steam Machine economica che potrà contare però anche sulle esclusive PC? Il messaggio dell'arrivo di mouse e tastiera per One sono da intendere in questo modo? Perchè non ci si esprime con chiarezza ed obiettività? Perchè nascondere le cose sino all'ultimo ed essere smentiti con regolare cadenza?
La memoria non inganna Internet e ci ricordiamo ancora dei proclami fatti su Kinect, l'assenza della periferica in un possibile bundle più economico perché "Kinect va visto come esperienza nativa di Xbox One e mai verrà venduto separatemente", salvo poi annunciarlo una manciata di mesi dopo, quando nessuno se lo aspettava, con Xbox One venduta a prezzo ridotto e infischiandosene di chi invece credeva e ha creduto nel connubio One più Kinect e sborsando ben 100 euro in più.
Non un risarcimento, non un "premio" per gli early adopters, un po' come le dichiarazioni dello "stratega" Mattrick che, a chi chiedeva a chi volesse acquistare One ma non disponesse di una connessione a Internet, rispose "per quelli ci sta Xbox 360".
E' questo il modo di trattare milioni di fan? E' questo il modo di trattare milioni di videogiocatori? Come convivere con il fatto che, rumor alla mano, altri giochi saranno "snaturati" su Xbox per farli approdare su PC? Perchè non annunciarlo sin da subito cercando di mantenere il segreto di Pulcinella? E mi riferisco anche all'etichetta "Xbox One exclusive" che tanto veniva spacciata in bella mostra durante gli annunci all'E3 2015 di Sea of Thieves e Gears of War: Ultimate Edition, salvo poi, il giorno dopo, vederli anche con il logo "Windows 10".
Perchè far finta di nulla e ipnotizzare i fan illusi di poter giocare solo sulla loro console a titoli importanti? Per poi fargli crollare il mondo addosso vedendo le amate IP in arrivo anche su PC, con i PC-gamers che fanno festa "perché voi pagate anche il servizio Live invece noi giochiamo online gratis e abbiamo anche i giochi più belli tecnicamente parlando mentre voi avete i giochi a 900p pappapero".
Cara Microsoft, caro Xbox Team, cari Phil Spencer, Major Nelson, Aaron Greenberg e Mike Ybarra, i fan sono stanchi, i fan si stanno disinnamorando di Xbox, passano alla concorrenza, non hanno più fiducia in voi, non hanno più fiducia in Xbox, ma non per l'ecosistema Windows 10 con "tutto è collegato e tutti sono collegati, tutti possono giocare ovunque e tutti possono giocare a questi titoli" ma proprio per la mancanza di coerenza, lucidità, chiarezza.
Detto in altri termini, i fan si sentono umiliati e presi in giro prima che da Sony e dai PC-gamers proprio da Microsoft, che sembra trattare gli Xbox-users come una categoria di videogiocatori di serie B, e poco importa sulla parity-clause di qualche inutile indie "perchè noi vogliamo garantire ai nostri fan la stessa qualità e lo stesso trattamento che riceverebbero su altre piattaforme, i nostri utenti devono sentirsi come in prima classe".
E no, quelli che stanno creando differenziazioni siete proprio voi di Microsoft, con buona pace di Sony.
This is for the players? Io non credo....
X-Rays