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martedì 25 agosto 2015

Out of Control: le follie dei media con Sony che vince la Gamescom 2015, Gears of War: UE che fa peggio dell'originale e il ritorno del DF



Nel mondo dell'editoria videoludica, se così si può definire dato che chi scrive per determinate testate non sempre è un vero giornalista ma si tratta di blogger o semplici appassionati, assistiamo ogni giorno a incredibili rivelazioni.

Viene a mancare obiettività e oggetività, con i redattori che tendono a forzare la mano per esaltare o screditare un determinato prodotto, tutto ciò per generare "traffico" e quindi introiti e maggiore visibilità per "X" sito. Ormai è chiara a tutti la direzione intrapresa dai principali network nazionali e internazionali: per incrementare i cosiddetti click e alimentare i flame nei commenti sotto ogni notizia, recensione o anteprima che sia, si segue una logica che ha dell'aberrante, invero cercare di togliere visibilità a Xbox One esaltando dall'altra parte l'antagonista PS4.

Una scelta che, come dimostrano i fatti di ogni giorno, premia chi punta il dito contro Xbox One (resolution gate, DLC esclusivi, le poche volte che il Live è down, offerte peggiori, bundle e Kinect e via discorrendo). Fate un giro per queste realtà e confrontate un po' quanti commenti ci sono sotto le notizie "negative" per Xbox One e quanti commenti ci sono invece sotto le notizie "negative" di PlayStation 4.

Il rapporto è quasi opprimente.

Sotto ogni thread dedicato a Xbox One si scatena un flame senza fine, con le due "fazioni" incitate ancor prima da articoli di dubbia qualità e veridicità che mirano però proprio a tutto questo: alimentare la console war, con chi attacca e chi difende in un turbinio di commenti spesso insensati, ma che all'editore fa soltando comodo.

La filosofia dell'"importante è che se ne parli" scatena catene di Sant'Antonio senza fine, partendo dall'insulso NeoGaf (e ancora non comrpendo perchè i vari IGN, Gamespot, Eurogamer, Kotaku e compagnia lo prendano ancora come forum di riferimento per le notizie relative ai videogames...) e continuando il "discorso" sui siti specializzati.

Il vero problema alla base è che tali scelte editoriali sono radicate in siti multiformato, ossia quei portali che trattano tutti i formati videoludici e non realtà monotematiche.

Ritroviamo quindi lo stesso, disgustoso, leit-motiv: Xbox One arranca in grafica e vendite, gli eventi a essa dedicati sono buoni ma non superano mai la concorrenza e, di converso, ritroviamo sempre l'esaltazione a tratti patetica -quasi a giustificare chi ha acquistato PS4- di Sony, con la multinazionale nipponica che mai sbaglia un colpo e che tutto le è concesso (sì, anche quando parla di TV TV e CoD sulla sua console!).

Prendiamo l'E3 2015, prendiamo la Gamescom 2015, prendiamo il discorso delle microtransazioni, prendiamo il discorso di Call of Duty e dei DLC (ora che sono in esclusiva temporanea su PS4 sì che contano davvero!) prendiamo le analisi del Digital Faulty (al secolo Digital Foundry), prendiamo le recensioni di remake e remaster.

Tutti questi elementi che, se accomunati, mostrano il fianco di Xbox One con PS4 invece vista come la console definitiva, dai giochi definitivi, dagli annunci pazzeschi (tutto fumo e niente arrosto dice il vecchio saggio) dalle mosse sempre azzeccate (aumento dell'abbonamento mensile e trimestrale del PSN, rinvii di titoli AAA, modelli nuovi di PS4 più caldi, scarsa offerta extra-ludica, manutenzione programmata e non del PSN, esclusive di terze parti giuste quando le stringe Sony, sbagliate quando le stringe Microsoft).


Sembra quasi di assistere ad un girone infernale dantesco, senza via d'uscita con gli utenti Xbox sempre martoriati da certe notizie faziose e, più in generale, da una stampa sempre più orientata verso il monolite nero di Sony, così come è stato sin dall'inizio.

Per fare degli esempi, i fantomatici "giornalisti" hanno portato su di un altare di cristallo la conferenza di Sony all'E3 di giugno, perchè accecati da tre annunci che, se analizzati a fondo, portano solo più dubbi che certezze: Shenmue 3, titolo indie nato su Kickstarter e assolutamente non coadiuvato da Sony finanziariamente nè commercialmente, il ritorno del redivivo The Last Guardian, titolo che doveva uscire su PS3 nel corso della sua genesi e mai arrivato, il remake di Final Fantasy VII, titolo che arriverà sì su PS4, ma non in esclusiva console.

Sono bastate queste tre cose per far aumentare la salivazione ai soliti faziosi, il cui prosciutto sugli occhi non ha permesso di vedere invece nella conferenza di Microsoft come quella davvero vincente.

Tre annunci fumosi (dei tre titoli sopracitati non si conoscono molti dettagli, nè tantomeno l'uscita!) contro le certezze di Xbox, ossia Halo 5: Guardians, Gears of War: Ultimate Edition, Fable Legends, Rise of the Tomb Raider, Forza Motorsport 6, tutti in arrivo tra quest'autunno e Natale 2015.

Ma Microsoft non ha solo portato certezze alla sua console, ma anche già investito in una line-up 2016 già piuttosto coprosa con gli arrivi di Quantum Break, Scalebound, Crackdown 3, Gears 4, Sea of Thieves, ReCore, e le soprese non sono finite qui.

Microsoft ha proseguito nella sua politica aggressiva anche durante la più recente Gamescom 2015, mostrando a tutti e più da vicino i porssimi blockbuster e, nessuno ne ha parlato abbondantemente, del cloud computing che finalmente si è concretizzato. Tralascio i vari indie e progetti legati a ID@XBOX che meritano un discorso approfondito a parte, ma anche in quest settore la casa di Redmond sta investendo tantissimo in partnership, supporto, esclusive a tempo e non.

Gamescom 2015 che ha visto come grande assente proprio Sony, concentrata più alla Paris Game Week (cui è trapelato l'ennesimo porting-collection-remaster, quello relativo al cofanetto di Quantic Dream realtivo all'arrivo su PS4 di Heavy Rain e Beyond Two Souls, bellissimi per carità, ma già apprezzati su PS3!) e al TGS 2015.

E cosa accade quando Sony salta una fiera importante come la Gamescom? Semplice: vince, vince sempre. Per il portale italiano Multiplayer.it la Gamescom 2015 è stata all'insegna di Sony perchè reduce da uno strepitoso E3 2015:


Si, avete letto bene, il sunto è proprio questo e con certa spocchiosità e irriverenza l'autore di quest'articolo lo dice apertamente, senza remore, senza rancore, con assoluta certezza di ciò che scrive.

Un pezzo che lascia basiti, che fa capire molto bene come girano le cose qui in Italia e di come si tenda sempre a incorniciare Sony e crocifiggere Microsoft. Anche quando si è completamente fuori dal contesto:


E poco importa se la divisione Xbox ha tolto il velo dal mastodontico Scalebound o dal sempre più impressionante Quantum Break, perchè il gioco della fiera è stato, per il portale di cui sopra, nientemeno che Mafia 3 che ha rubato quasi da solo l'intera scena ai titoli per Xbox One (a detta loro, testati tutti personalmente ma che ponevano più punti di domanda che punti esclamativi...). Gioco presentato con un veloce trailer...

Qui si fa davvero a cazzotti con la logica, con i fatti spacciati per promesse e promesse spacciate per solide realtà, come titola anche il paragrafetto conclusivo di questo articoletto fazioso e poco coerente. Ma poi, perchè parlare dell'E3 in un pezzo dedicato alla Gamescom? Perchè focalizzarsi su Sony e PS4 quando questi erano del tutto assenti alla Gamescom? Avete già la risposta, se avete letto l'introduzione di questo Out of Control.

Più o meno ritroviamo sullo stesso piano anche il poco fortunato Digital Faulty, che in ogni suo pezzo non si smentisce mai confutando come anche loro siano più propensi per un formato piuttosto che per un altro. 

Durante la Gamescom 2015 il DF ovviamente ha ripuntato il dito contro Halo 5: Guardians, sorvolando sul fatto che i 343 Industries avesse finalmente sistemato il problema del frame rate, ora ancorato ai 60fps (come se si trattasse di una cosa di poco conto, quando invece venne messa alla gogna la build dell'E3 proprio perchè "scattosa"), ma ancora con più dubbi che certezze su risoluzione finale e alcuni asset apparsi sottotono e che, a detta loro, orami è poco il tempo per apportare significative migliorie.


Ma fanno oercchie da mercante e a poco servono le continue conferme da parte degli sviluppatori che dicono insistemente come le build tanto dell'E3 quanto della Gamescom fossero vecchie di mesi e che c'era ancora molto lavoro da fare per la parte delle rifiniture, nonostante le demo più recenti presentassero già notevoli miglioramenti.

Inoltre Halo 5: Guardians beneficerà del cloud computing durante le sessioni cooperative, ma in pochi ne hanno parlato.

Sono andati quindi sul sicuro perchè già consci del fatto che Halo 5: Guardians, tra direct feed e demo fosse ancora in forma acerba e non definitiva.

Stranamente, riagganciandomi al tema del cloud computing, manca un qualsivoglia articolo su Crackdown 3, prova concreta che tale tecnica è realtà, almeno su Xbox One. Nessuna analisi, nessun approfondimento, nessun commento in merito, forse per la troppa paura di sfatare il mito di molti che il cloud computing non sia fattibile anche per via delle ingenti richieste di banda (dai 2 ai 4Mbit massimo...).

Così come manca anche una analisi, anche veloce, sul mastodontico Quantum Break, che Remedy ha recentemente confermato (al SIGGRAPH 2015) girare a 1080p e utilizzando alcune tra le più pesanti e innovative tecniche di rendering e che, da solo, fa impallidire Uncharted 4 (preso come pietra miliare proprio dal DF).

Ecco un breve assaggio su quello che sarà Quantum Break, in pillole:

 
Output finale a 1080p e gestione dinamica della luce a 720p (valore altissimo, considerando che tale asset gira usualmente a 512x256 o, più generalmente a 540p).

Ma guardate in questi slide le tecniche adottate per il gioco targato Remedy, c'è da rimanere basiti! (cliccate sulle immagini per ingrandirle):













A ciò si aggiunge anche l'engine noto come il Digital Molecular Matter la cui fisica agisce su ogni singolo elemento del gioco regalando maggior realismo nella distruttività di oggetti ed elementi dello scenario.

Troppa roba per la console vista ancora dai più come quella meno performante, ed è giusto che non se ne parli per non far cambiare pensiero alle persone, ancora convinte dei 1080p possibili solo su PS4.

Ecco il punto, come più volte trattato dal sottoscritto, dei 1080p, ma a che costo? Il caso più emblematico riguarda The Witcher 3 che su PS4 fatica a raggiungere fluidità costante di 30fps anche dopo 8 patch, cosa che invece avviene senza troppi problemi su Xbox One, nonostante giri a 900p a buffer dinamico fino ai 1080p in alcuni casi. Ma non è questo il punto.

Il punto è che quando i giochi girano meglio su Xbox One il mitico DF fa finta di nulla, omette preziosi particolari e mette sullo stesso piano le due versioni del gioco "X": ultimo esempio è Zombi, che su PS4 mostra un frame rate più ballerino rispetto alla controparte Xbox One.

Addirittura il DF rimane "sorpreso" di tale risultato (forse perchè, erroneamente continuano a vedere come la massa ignorante la console di Microsoft come quella più debole):


Ma il verdetto non lascia spazio a dubbi e nonostante la versione migliore risulti quella per Xbox One il DF chiude gli occhi e mette alla pari la versione di Zombi per le due console (che entrambi girano a 1080p/30fps).

Ancora una volta non si vuole porre davanti alla PS4 la povera e bistrattata Xbox One, non sia mai che il fanboy di turno ne possa risentire:

Che poi il gioco non sia così pesante e perfomante siamo tutti d'accordo, ma da qui a nascondere certe cose così evidenti fa venire molti dubbi sulla veridicità di certe analisi e la poca oggettività con cui vengono condotte, anche perchè quando un titolo ancor meno pesante come PES 2016 si sa' girare a 1360x1080p su Xbox One e non in Full HD, ecco che è l'hardware il problema della console!

A questo si aggiunge Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain a 900p e la frittata è fatta, ma non ci si domanda se il problema magari è altrove, magari nell'engine utilizzato o nella poca volontà dei dev nell'ottimizzare il codice... a parti inverse non sarebbe la stessa pantomima, statene sicuri. Fox Engine che si è dimostrato di non essere all'altezza su Xbox One già con i precedenti PES 2015 e Ground Zeroes.

Poco importa se Rise of the Tomb Raider viaggia già a 1080p così come Forza Motorsport 6 e molti altri titoli futuri (Doom, Fallout 4, Transformers: Devastation ecc.). Siamo alle solite dunque, così come siamo alle solite quando i remake/reamster invadono Xbox One.

Il caso della settimana è di Gears of War: Ultimate Edition, dove per alcuni non sarebbe tutto questo gran lavoro per motivi più o meno vani. Ancora una volta Multiplayer.it si riesce a distinguere dalla massa (così come Gamespot e per Giantbomb) che valuta il remake del primo Gears come non valido, o meglio, non all'altezza del titolo originale.

Si parla di poca ottimizzazione grafica, con modelli poligonali rimasti invariati (cosa che va contro alle dichiarazioni di The Coalition) e cali di frame rate vari. No, i cali sono impercettibili, non compormettono il gameplay e sono davvero sporadici, mentre tutti gli asset del gioco, sebbene ripresi dall'originale, sono stati completamente ritoccati e modernizzati, anche nelle cut-scenes. 

Il gioco, in altre parole, è stato ricostruito dalle sue fondamenta, trattandosi di un remake e non di un semplice remaster. Tecnicamente infatti, Gears UE è ineccepibile e dimostra come debba essere realizzato un remake, non solo aumentando frame e risoluzione, ma aggiornando tutto il motore grafico, le texture, le animazioni, i controlli, i giochi di luce e via discorrendo.

Ma guardate qui come vengono trattate le recensioni di remaster/remake per Xbox One e PS4:



Un peso per due misure? Gears of War presenta migliorie su più fronti, tra cui anche il multiplayer online basato su server dedicati, ma qualcuno non ha potuto testarlo e quindi ha omesso tale particolare focalizzandosi su cose inesistenti. 

Come fa poi un remake ad essere così tanto peggiore dell'originale? Questo è quasi un caso unico, perchè guardando le varie remaster apparse su PS4 il trattamento è stato molto, ma molto diverso e, nel peggiore dei casi, più ammorbidito (God of War 3 Remaster e aspettando la Uncharted Trilogy, già vedo per quest'ultima vagonate di 10 nonostante manchi del tutto la componente online e si tratti di un semplice remaster, sorte che non toccò invece alla Halo: The Master Chief Collection...).

AGGIORNAMENTO: il Digital Faulty ha diffuso il vide sul frame taest del gioco sia per quanto concerne il single player che l'online e NON si verificano i frequenti cali di fluidità come descritti nella recensione di Multiplayer.it. I cali non sono MAI vistosi e si parla di massimo uno o due frame, e sono eventi più unici che rari. Sbugiardati per l'ennesima volta, mi chiedo se il redattore abbia realmente provato il gioco o non abbia messo per sbaglio il Gears of War retrocompatibile su Xbox One. Tuttavia, parlando direttamente con il redattore, mi è stato riferito che i cali, pochi comunque, sono presenti solamente nelle scene più caotiche (l'arrivo del Brumak o del Berserker), non compromettono il gameplay ma avrebbe preferito non constatare questi alti e bassi in un remake che avrebbe dovuto gestire meglio queste situazioni.


AGGIORNAMENTO 2: E' giunta l'analisi approfondita del Digital Faulty (che quando analizza il gioco senza comparazione tra formati diversi è anche attendibile, visto che non deve schierarsi a tutti i costi) e dai test emerge che Gears of War: Ultimate Edition è un remake solidissimo, vero che qualche calo c'è ma sono eccezioni che non ne pregiudicano la giocabilità e passano pressoché inosservati. Il DF esalta il lavoro di The Coalition che ha ridisegnato da zero tutti gli asset in-game, dai filtri più semplici alle strutture più complesse.




E non si dice il vero quando, tra i commenti, si asserisce che Gears of War sia rimasto lo stesso:



The Coalition, sviluppatori del gioco, hanno riferito in più di una intervista di aver messo mano a tutti gli asset, rimasti sì quelli originali (nulla di nuovo) ma profondamente ritoccati e migliorati:

Si parla di remake, non di remaster, si parla di aver ricostruito gli asset originali da capo, per ogni settore incluso l'audio.
E ci sono anche video che testimoniano la bontà del lavoro svolto da The Coalition per questo ritorno su Xbox One del primo Gears:

 

Nota di (de)merito anche per il portale Videogiochi.com che mette tra i "Contro" i 60 fotogrammi al secondo del reparto multiplayer online della Ultimate Edition. Il motivo? Lo conoscono solo loro, sono imbarazzanti come il resto della critica italiana e non. Come si fa a dare credibilità a certe realtà?


Sono convinto che se i media avessero capovolto la situazione, puntando il dito su PS4 per via delle sue poche esclusive al lancio, l'inconsistenza dei 1080p a discapito di frame rate, texture meno definite e assenza di filtri, un peggior servizio online, le tante promesse non mantenute da parte di Sony, in termini di vendite le cose sarebbero andate diversamente, e di molto anche.

E Sony ringrazia.

X-Rays

6 commenti:

  1. Beh questi pseudo giornalisti devono pur portare la pagnotta a casa, eh ci mancherebbe, ma il brutto che l'obiettività latita in questi siti. Tra e3 e gamescom la MS ha dimostrato che è viva e vegeta nel campo gaming con una politica di sviluppo della macchina seconda a nessuno, console più completa sul mercato ad oggi (funzionalità) tanti giochi, servizio Live solido come sempre e ventata di aira fresca grazie al Cloud che si fa sempre più vicino. E non mi vorrei sbagliare (e non sbaglio) ma furono fatti anche articoli sulla presunta vendita del settore Xbox con tanto di convinzione da parte di alcuni giornalisti. E ci vogliamo mettere l'articolo "ma le esclusive sono necessarie per vendere le console?" (o giù di lì) in cui si parlava del fenomeno PS4 che vende tanto senza avere esclusive di peso ma grazie ad accordi con terze parti per titoli multipiatta lodando il lavoro di marketing e dicendo "Sony ha il lusso di permettersi di concentrarsi di meno sulle esclusive first party"... wow i giocatori saranno tutti contenti. Ma qualche sito in generale ha mai fatto notare che da un anno a questa parte la Sony ha fatto morire le sue console PS Vita e PS3? Diciamolo chiaramente che la fiducia a Sony in passato la si dava anche per lo straordinario supporto ai propri prodotti cosa che invece da qualche anno a questa parte non c'è più. Ah aggiungiamo pure la notizia a pochi giorni dall'uscita di GOW UE del frame a 30fps in singleplayer come se già non si sapeva, strano che quando a metà luglio Ferguson ne diede notizia su Twitter nessuno se ne accorse tranne me e qualche altro APPASSIONATO di videogiochi... non sarà mica che tutti sti siti sono un copia incolla di altri siti? E la notizia di Gamingaddiction sulla temperatura più alta nel nuovo modello della PS4 ne fa una prova, il documento era lì a disposizione di tutti, nero su bianco con i suoi + e i suoi -, numeri e altro e nessuno che se ne accorge... va bene dai "è stata una svista" ;-). Ce ne sono tante cose da dire ancora ma la finisco qua che ho voglia di giocare e grazie per l'attenzione.

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    1. Nulla da aggiungere al tuo commento, infatti di cose da dire ce ne sarebbero anche molte, troppe di come i media spesso snaturino la realtà dei fatti per non si sa quale interesse specifico dietro, se non fosse per portare utenza alla propria realtà o per semplice fanboysmo. Finchè lo si fa su un blog, una pagina personale, un sito monotematico ci sta anche, ma quando sono coinvolti siti che dovrebbero offrire un'informazione generale neutrale e obiettiva, beh la cosa fa pensare....

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  2. Che schifo, i videogiochi dovrebbero essere una cosa che accomuna tutti, invece è pieno di mongoloidi leccaculo, in tutto questo SONY non c'entra niente, è una multinazionale che ha lanciato la propria console con varie strategie di marketing, ma il marcio sono proprio i giornalisti videoludici, che per qualche oscuro motivo devono per forza dare l'OK alla PS4 e il NO alla ONE, io personalmente non tento nemmeno di entrare nel loro siti, anche perchè tempo di qualche minuto mi bannerebbero per gli insulti che gli manderei.

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    1. Concordo e nego infatti con forza che i "soliti noti" siano stipendiati o raggirati da Sony mediante versamento pecunario ingente: no, la maggiro parte dei siti è gestito da fanboy, blogger, opinionisti e non da giornalisti veri iscritti all'albo. I pochi cum laurea e iscrizione regolare sono, di solito, i capo redattori, e sono gli unici, tutto ciò che ruota sotto è fatto da semplici appassionati, ragazzetti che "sperano di andare all'E3" e non da professionisti nel senso stretto del termine.

      E la cosa uscita ieri dei 720p di Quantm Break è la testimonianza che la stampa "specializzata videoludica" è fatta di inetti e incompetenti. O, più semplicemente, fanboy.

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  3. giusto per rimanere in tema:
    "Una presentazione di Remedy Entertainment includeva un documento che ha svelato la risoluzione di Quantum Break: 1080p. La voce che voleva il gioco a 720p è quindi infondata ed è stata probabilmente alimentata dal documento stesso, in cui si parla di luci e ombre valutate a 720p. Il framerate sarà invece in linea con quello di molti altri giochi d'azione, ossia 30fps.

    Nel frattempo il gioco di Remedy ha vinto i premi Best Console Graphics e Best Rendering Technology al SIGGRAPH 2015"

    Sottolineo l'ultima frase che solitamente viene riportata come una notizia a sé invece qui messa insieme alla notizia dei 1080p che vanno tanto di moda. Pensa che dispiacere avrebbe dato a certa utenza una notizia del genere ;-)

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    1. In realtà è l'intera notizia riportata male, non ci stava nessuna voce, ma un incompetente che non sa leggere documenti ufficiali mostrati proprio al SIGGRAPH 2015 (che ha premiato appunto Quantum Break).

      Concordo con te sul fatto che per il premio e nominations andrebbe fatta una news a parte: immagina se fosse stato The Order o Uncharted 4, a quest'ora saremmo sommersi con "Il capolavoro annunciato di Uncharted 4 fa incetta di premi al SIGGRAPH 2015".

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